mercoledì 23 maggio 2012

Il killer non è di brindisi?

Proseguono a 360 gradi le indagini a Brindisi per identificare il responsabile, ma anche i possibili complici della strage all'istituto professionale "Morvillo Falcone", costata sabato scorso la vita ad una studentessa 16enne. Controlli e perquisizioni sono state eseguite anche in mattinata dagli investigatori, che hanno continuato a passare al setaccio i rivenditori di bombole di gas Gpl per cercare indizi su chi ha confezionato l'ordigno. Al vaglio degli inquirenti, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, anche l'ipotesi che il responsabile non sia del posto, in quanto nessuna delle tante persone ascoltate ha riconosciuto il volto dell'uomo filmato dalle telecamere di sicurezza del chiosco antistante l'istituto professionale brindisino. Non viene nemmeno esclusa l'ipotesi che l'attentato fosse proprio contro la sede della scuola, e per questo sono stati sentiti dagli investigatori anche il preside e alcuni docenti. Intanto gli investigatori attendono gli esiti degli esami di laboratorio sulle cicche di sigarette raccolte nei pressi del chiosco senza risparmiare qualsiasi indizio che possa ricondurre all'attentatore. "Io non escludo nulla e comunque su questo argomento non vi diro' nulla" e poi "in ogni indagine che si rispetti vanno valutate tutte le ipotesi investigative". Il procuratore di Lecce e della DDA Cataldo Motta sollecitato dai giornalisti a margine di un incontro su un'altra inchiesta ha mantenuto la linea di massimo riserbo sulle indagini relative alla bomba all'istituto Morvillo Falcone a Brindisi. Motta ha anche aggiunto che sicuramente si tratta di una "azione terroristica" senza che questo significhi che sia stata messa in atto da terroristi. Inoltre il procuratore non ha risposto alle varie domande anche in merito alla possibilita' che l'obiettivo possano essere state proprio le ragazze di Mesagne investite dall'esplosione, ribadendo di non voler parlare dell'inchiesta. Il magistrato ha risposto ai giornalisti solo per esprimere ammirazione per i ragazzi della scuola brindisina, "la mia grande sorpresa e' stata come, superati i primi momenti terrore, i ragazzi siano stati capaci di riappropriarsi del territorio" tornando a scuola e riprendendo le attivita' scolastiche. AGI

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