martedì 22 maggio 2012

Nessun indagato per la strage


 - Per l'attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi "non c'e' ancora alcuna persona formalmente indagata". Lo ha reso noto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, nella sua informativa al Senato. E' l'uomo ripreso nel video il killer di Brindisi e le finalita' dell'atto sono terroristiche. Ad affermarlo e' il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, anche se, riferendo questa mattina alla Camera, ha aggiunto: "Al momento vengono vagliate tutte le possibili direttrici e nessuna pista puo' essere esclusa". L'ipotesi degli investigatori e' che l'uomo ripreso dalla videocamera posta su un chioschetto a venti metri dal luogo dell'attentato, "mentre sembra intento ad azionare un telecomando", sia la stessa persona che ha provocato l'esplosione. Sono in corso ulteriori indagini per individuare il soggetto e per capire se abbia avuto dei complici. Nuovi rilievi tecnici sono stati, inoltre, eseguiti dagli esperti incaricati dalla Procura distrettuale antimafia di Lecce che starebbero cercando altri indizi o tracce di Dna che potrebbero far risalire ai responsabili. "Non c'e' nessuna novita'", ha detto nel pomeriggio il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Cataldo Motta, mentre la stessa Cancellieri ha confermato che non ci sono indagati. La scorsa notte sarebbero proseguite le audizioni, in particolare di residenti nelle vicinanze dell'Istituto Morvillo Falcone, mentre stamane sarebbero state eseguite anche delle perquisizioni. "Indipendentemente dall'accertamento dell'effettiva matrice - ha aggiunto la Cancellieri - non vi e' dubbio che l'attentato, per il gravissimo e diffuso allarme che ne e' seguito, possa prestarsi a una lettura in chiave terroristica".
  Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, dal canto suo, ha lamentato l'eccessiva pressione della stampa: "Non si possono fare le indagini con i giornalisti in questura. Le indagini debbono essere svolte con serenita', nel silenzio". E il ministro della Giustizia, Paola Severino, ha invitato alla calma: "Indagini frettolose spesso portano a risultati non corretti. Meglio qualche giorno in piu' e trovare il colpevole". Intanto, sono stazionarie le condizioni di due delle ragazze ricoverate al reparto di Chirurgia plastica del "Perrino" di Brindisi e i loro parametri vitali sono buoni.
  Stabili anche le condizioni delle altre due ragazze ricoverate al centro Ustioni, ma per loro la prognosi rimane riservata. 
AGI

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